Come richiedere la quota cedibile della pensione

Al momento di erogare un prestito con cessione del quinto della pensione, banche e finanziarie hanno bisogno di un documento chiamato quota cedibile, ossia una dichiarazione ufficiale dell'ente pensionistico che attesta quale parte della pensione mensile il richiedente può permettersi di versare come rimborso delle rate del prestito. Vediamo come si calcola la quota cedibile della pensione e cosa fare per ottenerla.

Così come avviene per i lavoratori dipendenti, anche i pensionati possono accedere facilmente a formule di prestito ritenute sicure dagli istituti di credito, perché la rata mensile del prestito viene prelevata direttamente dalla pensione. Solo le finanziarie convenzionate sono accreditate dagli enti pensionistici ad attivare la cessione del quinto della pensione: una volta accordato il prestito, i soldi della rata mensile vengono scalati automaticamente dalla pensione, per cui il pensionato non deve pagare bollettini né autorizzare altri prelievi dal proprio conto corrente. Prima dell'attivazione di ogni procedura di richiesta del prestito, però, il pensionato deve presentare alla finanziaria a cui si rivolge un documento con cui il proprio ente pensionistico (ad esempio l'inps, Inpdap o l'Enasarco), dichiara qual è l'entità massima che può essere ceduta mensilmente. Questa quota cedibile, infatti, può essere calcolata in diversi modi, a seconda dell'ammontare della pensione netta mensile percepita.

Come si calcola la quota cedibile della pensione per la cessione del quinto?

A livello generale, possiamo dire è cedibile la quinta parte della pensione al netto delle ritenute fiscali, per cui per calcolare la quota cedibile è sufficiente dividere per 5 l'importo della pensione mensile netta. Ma non sempre è così: per pensioni mensili di basso importo, subentrano alcuni limiti dovuti al reddito. La legge fissa determinati limiti di reddito aggiornati di anno in anno in base al tasso di inflazione. L’importo del trattamento minimo a gennaio 2014 (con la perequazione provvisoria dello 1,2%) è pari a euro 501,38. Dunque, se la pensione mensile netta è pari o inferiore al trattamento minimo, allora la quota cedibile è nulla, e la finanziaria non può attivare il prestito con cessione del quinto. Se invece la pensione mensile è di poco superiore al trattamento minimo, allora la quota cedibile sarà calcolata sottraendo 501,38 euro all'importo della pensione mensile netta. Se il pensionato percepisce più di una pensione cedibile, allora gli importi si sommano e il calcolo della quota cedibile si effettua sull’importo totale delle pensioni percepite. Alcuni esempi pratici molto chiari si trovano sul sito dell'Inps alla pagina dedicata appunto alle informazioni sulla cessione del quinto della pensione Inps. 

Richiesta della quota cedibile della pensione: moduli e tempi

La richiesta del documento che attesta la quota cedibile va inoltrata dal pensionato al proprio ente di riferimento, o direttamente in sede o attraverso l'invio di un apposito modulo a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. In alcuni casi, ad esempio nel caso di finanziarie convenzionate con l'Inps, la richiesta della quota cedibile può essere inoltrata in via telematica direttamente dalla finanziaria all'ente pensionistico. Di solito gli enti pensionistici concordano anche dei tassi di interesse agevolati sul prestito con le finanziarie convenzionate. Di seguito trovate alcuni link dove è possibile scaricare i moduli di richiesta della quota cedibile della pensione.

I tempi per ottenere la quota cedibile sono variabili, e cambiano a seconda dell'ente pensionistico. In generale comunque non si tratta di tempi brevissimi: ad esempio per ottenere la quota cedibile della pensione Enasarco devono passare 60 giorni dalla ricezione del modulo di richiesta. 

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